Lettori in tour: un libro, un incontro, un tour.

Quante volte leggendo un libro avremmo voluto trovarci sul luogo in cui si svolgono i fatti? Sarebbe come entrare nella pelle dei protagonisti, respirare la loro stessa aria, camminare sui loro passi.

A Roma è possibile: questa città è il set di moltissimi libri e conserva così tante anime che è possibile ritrovarle tutte.

Nasce così l’idea di Lettori in tour, unendo la passione per la lettura all’amore per Roma. Ma chi ci impedisce di andare anche altrove?

Iniziamo con un libro bellissimo: Enzo Striano, Il resto di niente.

Un libro di recente ristampato (quindi facilmente reperibile sia in libreria, sia in biblioteca e ora disponibile anche in digitale): racconta la storia di Eleonora Fonseca Pimentel, protagonista della Repubblica Partenopea  esistita per pochi mesi da Gennaio a Giugno del 1799.

Donna Eleonora – come è passata alla storia – era cresciuta a Roma, si spostò a Napoli dove fu anche direttrice del Monitore Napoletano, il primo quotidiano della città, sulla scia de Le moniteur universel, nato a Parigi durante la Rivoluzione francese.

Visse solo 47 anni e fu bibliotecaria della regina Maria Carolina, avendo così modo di frequentare i salotti illuministi della monarchia borbonica: fu proprio questa frequentazione a farle credere nella necessità di un tipo di governo diverso, tanto che già nel 1794 era segnalata alla polizia come sovversiva e nel 1798 fu incarcerata per giacobininsmo.

Colta e indipendente, era ovviamente sposata ad un marito molto più anziano di lei, un disgraziato che ne dilapidò il patrimonio e la maltrattò al punto da non poter più avere figli, dopo la perdita dell’unico morto infante ad otto mesi. Nonostante il dolore Donna Eleonora continuò a coltivare le sue corrispondenze epistolari, compresa quella con Voltaire: una giovane mamma di 26 anni che scambia opinioni con il quasi ottantenne padre del pensiero illuminista europeo!

La Repubblica Napoletana (o Partenopea) fu l’occasione per Eleonora di trovare il suo ruolo nel mondo: per aver favorito l’ingresso dei francesi a Napoli fu condannata a morte. Era il 20 agosto del 1799: fu impiccata sulla pubblica piazza per ultima, dopo aver assistito all’esecuzione dei suoi compagni.

Sembra che la sua ultima frase sia stata una citazione virgiliana: Forsan et haec olim meminisse iuvabit (Forse un giorno ci farà piacere ricordare anche queste cose – Virgilio, Eneide, I, 203)

Ci fa piacere, certo, ricordare queste cose: il libro racconta in maniera commovente Roma e Napoli. Cercatelo e leggetelo per partecipare.

Ci sarà un appuntamento presso la libreria Mondadori Point di via Jenner per parlare insieme del libro, quindi organizzeremo una visita guidata a Roma sui luoghi di Donna Eleonora e, appena possibile, una gita a Napoli.

Il prossimo libro lo proponete voi?