Danilo Quintarelli :Morfogenesi. 15 aprile – 6 maggio 2023

In mostra una serie di nuove grandi tele preparate nell’ultimo anno, che raccontano l’evoluzione del suo processo artistico ed emozionale attraverso la sperimentazione di tecniche che ogni volta mutano impercettibilmente come un unico processo distribuito nel tempo.
Dal 15 aprile al 6 maggio 2023 in via Giulio Tarra 64 a Roma.
Morfogenesi perché? Il termine, nato dalla biologia ma usato in molti altri campi, intende il processo che porta alla creazione di una forma attraverso l’aggregazione di un certo numero di elementi.
È esattamente la modalità con la quale nascono i dipinti di Danilo Quintarelli: le opere sembrano svilupparsi da sole, quasi senza l’intervento dell’artista che si rende parte del processo dando l’avvio ad esso con poche azioni misurate e poi ne guida con cautela lo sviluppo, passando moltissimo tempo ad osservare e considerare l’interazione tra elementi e gesto umano. Il processo termina nel momento in cui l’artista sente che la forma è giunta alla sua maturazione, ma ipoteticamente potrebbe riprendere in tempi successivi, ritornando ad un nuovo intervento creativo.
Infiniti strati di carta, pigmenti, acqua, colla, posti sulla tela con azioni lungamente meditate creano delicati passaggi di piani, sfumature, forme astratte che mirano al legame emotivo con lo spettatore, producendo un turbamento di cui non si comprende l’origine e che ci chiama a partecipare aggiungendo la nostra sensibilità.
Lo scopo è il totale svincolamento dal raziocinio: razionali sono la scelta della dimensione della tela e dei colori, il gesto originario, ma poi tutto trascende in senso kantiano, muovendosi verso la materializzazione di qualcosa che non è possibile verbalizzare.
Si tratta di un procedimento che vuole superare il surrealismo pur prendendo le mosse da esso: non più la pareidolìa, per la quale da una forma ne riconosciamo un’altra, ma il superamento stesso delle forme intellegibili e simboliche per una messa su tela dell’inconscio senza filtri. Con un chiaro e aperto riferimento al cinema di David Lynch e all’opera di Mark Rothko, le tele di Danilo Quintarelli si pongono in intenso rapporto emotivo con lo spettatore senza che la rappresentazione di un oggetto preciso ne condizioni la visione.
Tutto nasce dalla fotografia: Danilo Quintarelli si è dedicato a lungo a immortalare le textures che il tempo forma sui vecchi intonaci, sulle superfici, sugli edifici abbandonati, cercando di penetrarne le misteriose atmosfere. Un tour fotografico nel paese abbandonato di Apice, nel beneventano, è stato la rivelazione finale: il senso di inquietudine profonda non è dato solo dal vedere le tracce materiali di una tragedia, ma la formazione di una vita alternativa tra vicoli ed edifici, oggetti abbandonati, pareti dirute, erbe spontanee che producono nell’osservatore la fascinazione dell’inspiegabile, della vita indecifrabile delle cose a prescindere dal nostro intervento.
È iniziato così il viaggio artistico di Danilo Quintarelli, che ha volutamente abbandonato la sua formazione scientifica per avventurarsi nella dimensione che la scienza sa solo descrivere, ma non spiegare.
In mostra una serie di nuove grandi tele preparate nell’ultimo anno, che raccontano l’evoluzione del suo processo artistico ed emozionale attraverso la sperimentazione di tecniche che ogni volta mutano impercettibilmente come un unico processo distribuito nel tempo. (p.f.)
DANILO QUINTARELLI – BIO
Di formazione scientifica, si è appassionato di filatelia tanto da farne il proprio lavoro: quelle minuscole immagini disegnate e tutte le storie che esse contengono sono il microcosmo cui si dedica quotidianamente assieme alla pittura. Dopo diverse mostre fotografiche, nel 2020 ha tenuto la sua prima personale di pittura. Scrive di sé: ‘L’opera è una soglia dove il viaggio dell’artista in qualche modo si unisce con quello del fruitore, le viscere dell’uno si incontrano con quelle dell’altro per dialogare. Con sincerità. In un posto sicuro.’
INFO PRATICHE
Dal 15 aprile al 6 maggio 2023
ArtSharing Roma, via Giulio Tarra 64 – 00151 Roma
A cura di Penelope Filacchione
Opening: 15 aprile ore 17.00-21.00, con una presentazione della mostra da parte della curatrice alle h.18.00.
Orario: dal martedì al sabato ore 17.00-20.00
Rome Art Night: Venerdì 21 Aprile ore 19.00-23.00, apertura prolungata. Alle 21.30 Talk: Dalla fotografia alla pittura, andata e ritorno.
Ufficio stampa: ufficiostampa@artsharingroma.it
Contatti: artsharig.roma@gmail.com 338-9409180
Grafica: ArtSharing Roma
Sito Web Danilo Quintarelli
Foto: Danilo Quintarelli #18 2023
NB le immagini sono coperte da copyright, non ne è autorizzato l’uso diverso dalla promozione di questa mostra.
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