Divo C: Tempo di condivisione

da | Apr 25, 2022 | 0 commenti

Approda nel nostro spazio la seconda edizione di Divo C, curata da Monica Cecchini e Giorgio Sacher. Opening il 28 aprile dalle 16.30 alle 20.30

Il progetto nasce nel 2020, dall’Associazione Culturale Incinque Open Art Monti; quando in un momento molto complicato ci si è chiesti come cogliere le opportunità che i momenti critici ci offrono, per trovare soluzioni alternative cambiando atteggiamento e invertendo gli schemi.

Nasce così “DIVO C”, con l’inversione della parola Covid, a simboleggiare che cambiando gli atteggiamenti e i punti di vista si possono creare grandi opportunità anche da situazioni critiche.

Per questa seconda edizione, alla luce degli ultimi avvenimenti, Monica Cecchini ideatrice del progetto, insieme a Giorgio Sacher co-curatore della mostra, credono ancora che DIVO C, sia il nome appropriato per sottolineare l’importanza dell’inversione di tendenza che dà inizio all’atto.

L’obiettivo è quello di fare rete per la collaborazione ed interazione a sostegno dell’arte.

L’arte per l’arte è il refrain dell’evento. Poiché ogni esposizione sosterrà la successiva.

Il progetto prevede una serie di mostre programmate nelle diverse città italiane, partendo da Roma.

‘Tempo di condivisione’ è il tema di DIVO C 2022. Una riflessione sul presente, su cosa è accaduto, e su cosa sta accadendo, ma anche sul futuro.

Ne nasce una mostra che è una riflessione sui cambiamenti intervenuti nella natura e un invito alla responsabilità personale, con attenzione all’equilibrio tra le relazioni, alla delicatezza dei rapporti sociali come costruttori di un futuro nuovo, migliore e consapevole. 

La mostra coinvolge in totale 22 fotografi distribuiti tra il nostro spazio, la sede principale di Incinque Openart Monti (via della Madonna dei Monti 69) e il teatro Arciliuto (piazza Montevecchio 5).

La mostra nella nostra sede sarà tutta al femminile: Ilaria Di Giustili, Carola Gatta, Nelly Schneider, Valentina Stefanelli ed Eva Tomei, che propongono fotografie ragionando sul tempo del Covid, ma soprattutto del post-Covid, per mettere un accento sul rapporto con l’ambiente e tra le persone. 

Come scrive Nelly Schneider nel presentare il progetto The Lost Identity, di cui vedrete in mostra qualche scatto:

siamo solo un numero. improvvisamente ci ritroviamo a fluttuare al di fuori della nostra zona di comfort senza alcuna certezza riguardo il nostro futuro, incapaci di formulare alcuna previsione. Deambuliamo senza meta, e le cose intorno a noi sembrano eteree, come all’interno di un involucro colmo di un profondo e straordinario silenzio. non vi è più l’unicità che ci rende speciali, non abbiamo più identità definite, le linee che una volta caratterizzavano ognuno di noi si sono fuse e sono poi svanite. La pandemia ha spezzato brutalmente le differenze di età, sesso, credenze religiose, professione o stato sociale. Coinvolge tutti e noi ci smarriamo temporaneamente per il bene comune. E’  solo il bene comune che conta ora.

Ora più che mai, adesso che la nostra identità torna a farsi personale, è necessario fare tesoro dell’esperienza passata affinché la condivisione sappia davvero costruire una nuova idea di mondo e di pianeta.  

 INFO PRATICHE

Opening giovedì 28 aprile ore 16.30-20.30

Venerdì e sabato ore 16.30-20.00

Via Giulio Tarra 64 – 00151 

Ingresso libero, chi lo desidera potrà acquistare le fotografie direttamente dalle artiste e sostenere così il loro lavoro e i progetti futuri.

Green pass richiesto

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