La Roma dei Florio: visita guidata

Visita guidata l’11 dicembre ai Villini del Rione Ludovisi, dal Villino Florio al villino Boncompagni Ludovisi, sede del museo delle Art Decorative.
Moltissimi di noi hanno letto la storia della famiglia Florio nei due libri di Stefania Auci: certamente la Sicilia è stata il loro regno, ma Ignazio Florio si fece costruire a Roma questo villino a via Abruzzi dal suo architetto Ernesto Basile, famoso interprete del liberty italiano.
Ignazio Junior volle un palazzetto in stile rinascimentale fiorentino, che riflettesse – secondo gli stilemi dell’epoca – lo spirito di imprenditore: qui visse diversi anni della sua età più matura, quando seguiva nella Capitale l’evolversi di quelle leggi sulla navigazione italiana che avrebbero portato la sua famiglia alla rovina.
Donna Franca qui probabilmente lo ha solo incontrato, perché sembra – così ci insegnano i romanzi – che quando stava a Roma scendesse in albergo senza vivere con il marito.
Il villino, costruito nel 1902, rientra nella lottizzazione della seicentesca villa Ludovisi subito dopo Roma capitale: nella necessità di creare una città moderna per la nuova quantità di persone che sarebbero venute a vivere in una città del tutto inadeguata, ci fu un venticinquennio di speculazione edilizia in cui l’azione amministrativa fu fortemente influenzata dagli interessi privati.
Il principe Boncompagni Ludovisi faceva parte della giunta provvisoria di governo della città appena diventata capitale costituita “per la costruzione di nuovi quartieri in quella parte [della città] che maggiormente si presta alla nuova edificazione”. Fu così che, nonostante Villa Ludovisi fosse considerata un patrimonio inestimabile nel 1883 ottenne il permesso per la lottizzazione e l’«edificazione di un quartiere di abitazione di ragione privata nella Villa già Ludovisi» . Tipicamente i lotti venivano poi venduti a costruttori o singoli proprietari, come fu appunto Ignazio Florio junior.
Un tour nel quadrilatero di strade a scoprire i villini liberty nati in quella zona proprio fino a quello che porta il nome della famiglia dei principi lottizzatori: contemporaneo al Villino Florio, il villino Boncompagni Ludovisi restò come residenza della famiglia fino al 1972, quando l’ultima proprietaria lo lasciò allo Stato purché fosse riservato ad attività culturali. Nel 1995 è diventato sede del Museo delle Arti Decorative, facendo così convivere alcuni degli arredi originali con un patrimonio di oggetti, mobili, abiti provenienti spesso da collezioni private romane o da edifici pubblici fino a metà Novecento circa, qui confluiti a documentare la storia del gusto e dell’alto artigianato italiano.
Una passeggiata per ripercorre, attraverso la storia di una famiglia e di un rione, la storia della nostra città tra fine Ottocento e primi del Novecento.
INFO PRATICHE
Max 14 persone
Max 14 persone
Ingresso gratuito al museo
Quota visita guidata 10 Euro per i soci, 12 per gli ospiti incluso il noleggio radio.
Quota visita guidata 10 Euro per i soci, 12 per gli ospiti incluso il noleggio radio.
Prenotazioni entro il 9 dicembre ad artsharing.roma@gmail.com oppure su whatsapp al 338-9409180.
Super green pass obbligatorio secondo quanto stabilito per legge per i luoghi della cultura dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022.
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