Medioevo a colori. L’arte e la società medievali in 14 appuntamenti

Medioevo a colori: viaggio nell’arte e nella società medievali in 14 temi e appuntamenti.
Con Penelope Filacchione
Non c’è nulla di tanto affascinante come l’arte medievale: il misticismo, la vita quotidiana, la Natura, il Tempo, la Vita e la Morte. Rappresentati con immagini ora semplicissime, ora enigmatiche e raffinate che ancora parlano al nostro presente: immagini che non vivevano da sole, ma erano legate all’architettura attraverso le vetrate e le sculture, ma che troviamo anche sugli oggetti, nei ricami e nei libri.
Non esisteva infatti nel Medioevo un’arte maggiore che predominasse su un’arte minore: basti pensare che l’oreficeria – oggi profondamente legata all’artigianato – era definita l’arte dei re per eccellenza.
La distanza tra artisti e artigiani era quasi nulla: tutti concorrevano, con le diverse competenze, a rappresentare la grandezza di Dio e il potere degli uomini.
Se la Storia dell’Arte è sempre legata alla Storia, in questo caso è ancora di più così: basti pensare a come cambia l’immagine della Madonna, dalla Theotókos – letteralmente portatrice di Dio – ieratica del VI secolo, alla dama elegantissima e pudica dell’Annunciazione di Simone Martini degli Uffizi (1333). La dama angelicata, il Dolce stil novo si traducono in pittura.
Le immagini ci permettono di seguire i grandi eventi, ma anche la storia minima e lo spirito del tempo. Quattordici appuntamenti per quattordici temi distribuiti in circa mille anni, camminando insieme nella bellezza e nello splendore, per sederci alla tavola dei re o a fianco al camino del contadino.
Quattordici appuntamenti in tripla modalità: a mercoledì alterni ore 17.00-19.00 in presenza in galleria o in diretta sul web. Le registrazioni saranno poi consultabili via web H24 per tutto il tempo che si vorrà.
MODALITA’ DI ISCRIZIONE
Quota di partecipazione intero corso 215 Euro da versare in anticipo in unica soluzione (205 nel caso di più corsi). Si può assistere anche a una sola lezione in presenza o online, con la quota di 18 Euro. Il corso è riservato ai soci con tessera associativa attiva (25 euro annui inclusa assicurazione R.C.). Tutte le tessere ancora attive vanno rinnovate a partire dal 1 gennaio 2024.
Se non ricordi come associarti clicca QUI
Info e iscrizioni: artsharing.roma@gmail.com 338-9409180 392-2309098
La partecipazione al 70% delle ore dà il diritto all’attestato di frequenza UNIEDA per l’Educazione permanente degli adulti.
[Immagine: Bestiario di Aberdeen, Inghilterra – XII secolo, Università di Aberdeen. Wikimedia Commons]
PROGRAMMA
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Lezione 1: mercoledì 18 ottobre. Introduzione: artisti e artigiani nella società medievale.L’organizzazione delle botteghe, le corporazioni, i contratti, la carriera dall’apprendistato, il viaggio delle materie prime e tanto altro nella vita di un artista-artigiano.
Lezione 2 mercoledì 8 novembre. Eredità e novità dall’alto medioevo: come nascono le iconografie medievali.
Le immagini non nascono mai nel vuoto, ma al cambio della sensibilità si elaborano nuovi temi visivi o si danno nuovi significati a quelli esistenti.
Lezione 3 mercoledì 22 novembre. Immagini e letteratura.
Si dice che le immagini medievali fossero la Bibbia dei poveri, di coloro che non sapevano leggere. E si suppone che il mondo medievale fosse in gran parte analfabeta. Se è vero che non esisteva la scuola come oggi la intendiamo, è vero anche che esisteva un patrimonio letterario comune, dalla Bibbia alla letteratura profana, noto anche alle persone umili attraverso la messa, le canzoni, i cantastorie. Questo faceva sì che immagini oggi per noi di difficile comprensione erano allora patrimonio comune, anche delle persone semplici.
Lezione 4 mercoledì 6 dicembre. Il mondo in mano: i libri illustrati. Dalla produzione del libro alla sua decorazione.
Il libro con le pagine che si sfogliano si diffonde più o meno nel IV secolo in sostituzione dei rotoli di papiro. Se inizialmente questo fu condizionato dalla mancanza della materia prima, poi ci si rese conto che questo modello era meno costoso da produrre, più comodo da leggere rispetto ai rotoli, più resistente da conservare, più adatto ai lunghi viaggi. I libri illustrati esistevano già presso i romani, nella primissima epoca imperiale, ma proprio la diffusione del codex fa sì che vangeli miniati da monaci irlandesi del VI secolo o quelli illustrati a Rossano Calabro diventino prototipi di altri libri per tutta Europa, realizzati da monaci amanuensi, ma anche…da donne! E poi le immagini escono dai libri e si trasferiscono in mosaici, dipinti, vetrate e diventano patrimonio universale.
Lezione 5 mercoledì 10 gennaio. Il compendio della Storia del Mondo: dalla Creazione al Giudizio.
Iniziamo così il nostro viaggio attraverso uno dei temi più sentiti di tutta l’arte medievale: perché siamo qui, cosa si aspetta Dio da noi, cosa ci attende dopo la morte? Le domande fondamentali dell’esistenza riassunte nel ciclo della Creazione e del Giudizio attraverso dipinti e mosaici per tutto il Medioevo.
Lezione 6 mercoledì 24 gennaio. I volti di Cristo.
Gesù Cristo è l’esempio per eccellenza della società medievale. Il mondo in cui viene rappresentato è fondamentale per capire i rapporti tra la Chiesa e gli Uomini. Dal Pantocrator di eredità bizantina al Christus patiens (in Cristo dolente) che diventerà il protagonista indiscusso dei grandi crocifissi per le chiese del XIII secolo. Un’immagine particolarmente cara agli ordini minori, Francescani in testa, che predicano una maggior vicinanza della Chiesa alle vicende del proprio gregge.
Lezione 7 mercoledì 7 febbraio. Calendari e oroscopi.
Il Tempo è la grande incognita: se perfino noi, in epoca di razionalismo, siamo così attratti da tutti i segni che potrebbero rivelarci il senso del tempo che scorre e gli accadimenti del futuro, ancor più forte era questa esigenza negli uomini medievali. Ma il Tempo è stabilito da Dio e le stelle nel cielo disegnano la Sua volontà: ecco dunque che i lavori della terra, la vita quotidiana della città, le azioni degli uomini, sono guidati da un disegno celeste rappresentato dagli astri che ha diritto di esistere in immagini perfino all’interno dei battisteri e delle cattedrali.
Lezione 8 mercoledì 21 febbraio. I Bestiari. Viaggio in un mondo meraviglioso.
Perfino Marco Polo, che viaggia nel Catai alla fine del XIII secolo, indugia ogni tanto nella descrizione di esseri mostruosi che popolano le lande lontanissime raggiunte dalla sua spedizione. Mostri e bestie, basilischi e draghi, uomini ibridi, sirene, centauri, sono necessari all’immaginario medievale. A volte incarnano il male, ma più spesso semplicemente il meraviglioso: sono parte di quella grande e inspiegabile fantasia creatrice di Dio, che ha un disegno per tutto anche quando noi non lo comprendiamo.
- Lezione 9 mercoledì 6 marzo. Vite di persone straordinarie: le storie dei Santi.
- Gli affreschi, le predelle delle pale, sono spesso ricchi di scenette di piccole dimensioni che raccontano le vite dei santi. A volte si tratta di personaggi fondamentali per la storia della Chiesa – come San Clemente, San Pietro, San Paolo – ma spesso si tratta invece di santi locali che hanno compiuto imprese eccezionali per la comunità, dipinte non di rado da artisti anonimi e un po’ naif. Queste scenette mostrano dettagli della vita quotidiana mescolati con eventi miracolosi, come proprio a San Clemente il marito impazzito prende a parolacce le colonne, ma poi il santo salva un bambino in un santuario sommerso in una bolla d’aria. Fino, ovviamente, alle storie di San Francesco dipinte da Giotto ad Assisi, che appartengono a una comunità, ma poi diventano patrimonio dell’umanità.
Lezione 10 mercoledì 20 marzo. Donne e Madonne.
Quando arriva il momento in cui la Madonna diventa donna? E quando le donne, ormai angelicate, sono tutte madonne? Già tra VI e VII secolo compaiono le prime Madonne del Latte, vergini che allattano il figlio con il seno bene in vista. Sono simbolo della benevolenza della Chiesa e assolvono anche alla necessità teologica di dimostrare che Dio si è davvero incarnato e fatto Uomo in Cristo, per cui ha avuto necessità di essere nutrito al seno della Chiesa. Ma, dal Duecento, queste madonne diventano davvero mamme affettuose, mentre le dame dipinte dell’arte sono sempre più angelicate e sempre più somigliano alla Madonna, prive di corporeità, eleganti e ineffabili come la Beatrice di Dante.
Lezione 11 mercoledì 3 aprile. Storie di Dame e di Cavalieri
Proprio il Dolce Stil Novo diffonde ovunque temi letterari cavallereschi, con principesse bisognose di protezione e cavalieri pronti a immolarsi. Che si tratti di San Giorgio e il Drago, di Lancillotto e Ginevra, di Orlando e Angelica, la letteratura sacra diventa profana e appartiene a tutti attraverso i cantastorie, che aggiungono dettagli ed elementi di fascino alla storia. Incredibilmente queste immagini giungono a trovare un posto d’onore insospettabile anche sui portali delle chiese, perché diventano racconti di una vita virtuosa da seguire come esempio.
Lezione 12 mercoledì 17 aprile. La vita civile. L’orgoglio dell’autorappresentazione.
Si dice Mille e non più mille, con l’idea che il mondo si sia fermato alla fine del primo millennio in attesa del Giudizio. Nulla di più errato: semmai il Giudizio fosse arrivato allora avrebbe trovato una società operosissima nei campi, per mare e nelle città, anche e proprio perché una vita ben spesa è ben voluta da Dio. Superato il giro di boa, dalla costruzione delle prime grandi cattedrali europee si passa a quella degli edifici pubblici: oltre trecento anni di vita comunale, di organizzazione dello spazio e dei mestieri, raccontati magistralmente da artisti e artigiani, nei libri, nei mosaici delle chiese romane, da Giotto nel suo campanile fiorentino, dai Lorenzetti negli affreschi del Palazzo Pubblico di Siena.
Lezione 13 mercoledì 8 maggio. Il colore dell’architettura: arazzi e vetrate
Per molti secoli re e principi non ebbero un castello: viaggiavano attraverso le terre dei loro sudditi e si facevano ospitare qui e lì, mettendo accampamento dove potevano. Ma queste tende non potevano essere comuni, ecco quindi che diventano tessuti preziosi, tappeti, vessilli al vento brillanti d’oro, d’argento, di stemmi e di storie. Con la nascita degli stati nazionali pian piano si individuarono delle ‘capitali’ (anche più di una) dove i re risiedevano secondo la stagione. Nacquero così i primi palazzi, che a dire il vero erano freddi, grigi e arcigni come fortezze. E per abbellirli niente di meglio che foderare le pareti degli stessi arazzi e tappeti, che in più potevano viaggiare con il re e tenevano un po’ il caldo. Negli stessi anni nascono le grandi cattedrali: anch’esse in pietra nuda, solenni ma fredde. Come riempire di colore questi luoghi? La nuova costruzione con gli archi rampanti permise la costruzione delle vetrate, che divennero i tappeti e gli arazzi di luce di questi luoghi straordinari. Due arti antiche che nel medioevo raggiunsero risultati davvero mirabolanti, incredibilmente giunti fino a noi nonostante la loro fragilità.
Lezione 14 mercoledì 22 maggio. Oreficeria, l’arte dei re.
Quando diciamo oreficeria, oggi pensiamo ai gioielli. Ma nel medioevo questi erano accessori secondari rispetto alla grande oreficeria di sontuosi reliquiari, corredi da messa, corredi da tavola e tutto ciò che appartiene alle cosiddette ‘arti suntuarie”. Calici, cassette, contenitori vari, espositori per reliquie, copertine per la Bibbia, croci da processione, addirittura abiti… per non parlare di copricapi e corone. Gli orafi lavoravano per re, principi, cardinali dispiegando con i loro ceselli una straordinaria fantasia pensata per abbacinare – letteralmente – gli occhi del pubblico.