«Mi trovai intricato in tanti dubbi ed errori, che mi sembrava di avere tratto nel tentativo di istruirmi un unico utile: la crescente scoperta della mia ignoranza  […quindi] appena l’età mi permise di uscire dalla tutela dei miei precettori, abbandonai interamente lo studio, e risolsi di non cercare altra scienza fuori di quella che potevo trovare in me stesso e nel gran libro del mondo»

Cartesio scrisse il Discorso sul metodo pubblicandolo – senza firmarlo – nel 1637: è la sua prima opera pubblicata, aveva compiuto 41 anni e e solo quattro anni prima Galileo era stato processato e costretto ad abiurare. René Descartes (appunto latinizzato in Cartesius) veniva dal miglior collegio di Francia dei Gesuiti – il vero ‘braccio intellettuale’ della Chiesa – eppure si trova insoddisfatto da quanto gli era stato insegnato a forza di libri. Il Seicento è il secolo della Scienza, ma è anche il secolo dei dubbi: le scoperte scientifiche sono così tante e così in contrasto con le dottrine tradizionali da mettere seriamente in dubbio che tutta la struttura educativa abbia ancora un valore.

Quale strada trova allora Cartesio? «Si deve piuttosto pensare soltanto ad aumentare il lume naturale della ragione, non per risolvere questa o quella difficoltà di scuola, ma perché in ogni circostanza della vita l’intelletto indichi alla volontà ciò che si debba scegliere».

Una strada che ci può essere utile ancora oggi, un metodo appunto che ci permetta di analizzare in maniera sistematica ciò che ci circonda e farci un’idea personale di quanto accade, anzichè vivere di idee distillate da altri e abilmente diffuse.

Ma attenzione, i caffè filosofici non sono lezioni o conferenze, sono dialoghi: guidati da un ‘simposiarca’ – in questo caso il docente Fabio Funiciello – discutiamo tra noi sistematicamente analizzando le domande, mettendo alla prova le risposte, senza mai partire dal presupposto che uno solo di noi possieda la verità. 

E dato che la conoscenza è un argomento antico come il mondo questa volta concluderemo anche atraverso le immagini, guidati dalla storica dell’arte Penelope Filacchione, parlando un ‘mito’ tratto nientemeno che dalla Genesi, l’origine di tutto: Adamo ed Eva alle prese con l’Albero della Conoscenza.

Ovviamente senza dimenticare di avere a portata di mano la vostra…tazzina di caffè!

INFO PRATICHE

Caffè filosofico via web con Fabio Funiciello e Penelope Filacchione.

Domenica 17 Dicembre 2021 ore 17.00-19.00 su piattaforma, con prenotazione obbligatoria ad artsharing.roma@gmail.com

Quota di partecipazione: grazie al generoso supporto della libreria Mondadori Point di Via E. Jenner 6 la quota di partecipazione è di soli 4 euro per i soci e 5 euro per gli ospiti. Durante la conversazione verranno suggeriti alcuni libri di testo che potrete ordinare alla libreria.

All’atto della prenotazione riceverete le coordinate per il versamento della quota e, una volta confermato, il link di partecipazione su piattaforma Hangouts di Google.