In occasione della quarta edizione di Rome Art Week, il 23 ottobre 2019 alle 10.00 il duo dap – Luigia d’Alfonso e Ada Perla presenta un progetto d’arte partecipata curato da Penelope Filacchione presso l’azienda ospedaliera INMI Lazzaro Spallanzani, rivolto al pubblico, al personale ospedaliero, ai pazienti e a quanti vogliono partecipare. Il progetto è stato adottato dal IV Liceo Artistico Caravillani, che porterà un gruppo di studenti a lavorare con le artiste e ad interagire con il pubblico.
Chiacchiere tra le vie, confidenze sull’uscio di casa, voci dai mercati, bisbiglii borbottii sussurri… i frammenti dei tessuti rimasti dai Sabìr, raccolti lungo il cammino in un variopinto mosaico acustico multiculturale: la Ciaccerata
I Sabìr nascono dalla collaborazione tra Ada Perla e Luigia d’Alfonso (dap): lavorando insieme partono da tessuti grezzi, li tingono, li strappano, li ricuciono, li assemblano. Il Sabìr è una lingua spontanea nata nel medioevo tra i mercanti del Mediterraneo, i Sabìr di dap sono dialoghi di infinite linee che si intersecano fra loro e costruiscono una trama visivamente astratta.
per conoscere meglio il lavoro di dap
Il Sabìr nasce quindi dialettico per definizione: cosa succede se si porta questo dialogo in un luogo e in un contesto “non artistico”?
La sala d’attesa di un ospedale è un luogo di scambio: in un contesto di sofferenza le differenze sociali si assottigliano e si tende in qualche modo a sentirsi tutti viaggiatori sulla stessa barca. C’è maggior disponibilità al dialogo perché si sente più forte il bisogno dell’altro, si è più solidali.
Per questa ragione abbiamo pensato di portare la Ciaccerata immaginatopeica – il dialogo della lingua immaginativa – in questo contesto. Si tratta di un happening multiculturale, che si arricchirà di nuove voci e di nuovi suoni onomatopeici perché i partecipanti – gli utenti della sala d’attesa – potranno usare i frammenti dei tessuti rimasti dai Sabìr come meglio credono. Come da bambini al gioco del telefono senza fili, quando si parte con una parola e non si sa a quale si arrivi.
L’azienda INMI Spallanzani, specializzata nella cura delle malatie infettive, ha lo scopo di promuovere la cura e l’integrazione, impegnando molte energie per realizzare i propri obiettivi anche attraverso l’arte: è recente la realizzazione di un bellissimo murales esterno all’edificio affidato ad un gruppo di street artist con il sostegno di alcuni benefattori privati.
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Il progetto è stato adottato dal IV Liceo Artistico Alessandro Caravillani, che parteciperà con gli studenti alla realizzazione dell’opera. Il lavoro finito, che misurerà circa 100 x 100 cm, sarà infine donato alla struttura ospedaliera.
INFO PRATICHE
L’happening durerà circa tre ore e si svolgerà nell’atrio moderno dello Spallanzani, dove si trovano le sale d’attesa, gli sportelli per le prenotazioni e la caffetteria. Lo scopo è quello di far partecipare chiunque lo desideri, senza alcuna distinzione sociale o di salute.
L’evento è del tutto gratuito e l’opera che ne nascerà sarà donata alla struttura ospedaliera.
23 ottobre dalle 10.00 alle 13.00
INMI Lazzaro Spallanzani, ingressi da via Giacomo Folchi 6a oppure da via Portuense 292.
L’ingresso di via Folchi dispone di un parcheggio interno di non grandi dimensioni riservato prevalentemente alle persone dirette all’accettazione. In ogni caso, sia su via Folchi sia su via Portuense è piuttosto agevole trovare parcheggio.
La struttura è raggiungibile anche con i bus 710 – 228 – 774 che hanno una fermata su Via Giacomo Folchi
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