Il Nulla e la Cosmogonia come oggetto di meditazione sono il filo conduttore principale del lavoro di Carmine Leta. Filo di ferro, ma anche filo di memoria, immagini e parole, che l’artista di origini calabresi tesse nel suo studio nei pressi di Montefiascone (VT), dove condivide con la comunità artistica un casolare e, soprattutto, pensieri e progetti.

Tra le tantissime mostre, installazioni, partecipazioni a iniziative collettive, ricordiamo la presenza costante ad Arte Libera Tutti (Montefiascone), l’installazione Appesa al filo scelta per il MAAM (2015), la partecipazione a Face To Face ideata da Giorgio De Finis (2017), la realizzazione della sua ultima opera monumentale, De digitalium limite per la Serpara di Paul Wiedmer (2018 Civitella d’Agliano VT). La sua ultima personale è stata “Nel Giardino Magico” a cura di Penelope Filacchione, presso la Link Campus University Roma, 5-20 luglio 2018

Per conoscere meglio il suo lavoro: http://carmineleta.strikingly.com