In questo momento così difficile per tutti noi è importante mantenere il contatto usando al meglio il web.
Siamo tutti chiusi in casa e bombardati da notizie sulla sanità, ma questo genera in tutti noi uno stato d’ansia permanente che alla lunga può essere devastante quanto la malattia. Così nasce questa serie, guardando la storia del Decamerone di Boccaccio
Tra il 1349 e il 1351 Giovanni Boccaccio scriveva le cento novelle del Decamerone: il ritrovamento di un antico manoscritto ha fatto comprendere che non si tratta di una invenzione letteraria, ma di una esperienza autobiografica trasformata in uno dei testi letterari profani più significativi del XIV secolo.
Il titolo dell’opera, letteralmente 10 storie in dieci giorni (δέκα, déka, «
L’idea non era solo quella di superare la peste, ma anche di farsi compagnia – secondo lo spirito intellettuale e cortese – con racconti ameni, più o meno edificanti, per tenere alto lo spirito. Benché all’epoca non lo sapessero, la condizione di spirito migliora di molto la resistenza alla malattia e così si salvarono Boccaccio e i suoi compagni.
D’altra parte i casi di persone dedite alla cultura in condizione di isolamento sono moltissime: basta pensare al professore di storia Henri Pirenne che, in quanto capo della resistenza non violenta all’invasione tedesca del Belgio, fu arrestato e tenuto in un campo di prigionia dal 1916 al 1918.
Qui iniziò a tenere lezioni di storia ai prigionieri russi che erano con lui: un lavoro tutto verbale, profondamente divulgativo, per alleviare a sé stesso e agli altri la pesantezza psicologica della reclusione. Probabilmente i suoi compagni di prigionia presero appunti dalle sue lezioni e nacque così uno dei più bei libri di storia mai scritti, uscito a stampa nel 1935 con la prefazione dell’autore che morì lo stesso anno.
Questo libro, propostomi da mia madre, ha segnato moltissimo la mia vita: l’ho letto con amore ancora adolescente e, di nuovo, nella sua semplicità è stato la mia guida durante gli studi universitari. Una bussola nella storia, ma anche un riferimento sull’uso che si può e deve fare della cultura.
Dunque, una storia al giorno per ogni giorno della settimana, con argomenti culturali di ogni tipo, girata nel salotto di casa ma viaggiando con la mente.
Un regalo che voglio fare, in questi giorni, a tutte le persone che avranno la voglia e la pazienza di seguirmi.
9 marzo 2020
Penelope Filacchione
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[immagine: Ambrogio Lorenzetti, Allegoria del Buon governo, dettaglio. Siena, Palazzo Pubblico 1338-’39. Licenza di libero utilizzo Wikimedia Commons]