Dalle 20.00 alle 23 con gli artisti e le opere un aperitivo in galleria

ArtSharing aderisce alla notte delle gallerie della Rome Art Week e lo fa con entusiasmo: una visita speciale alla mostra Oùsìa: forma, segno, carattere, un brindisi e qualcosa da mangiare insieme (con tutte le norme di sicurezza).

Molti non lo ricordano, ma lo scorso anno le attività in presenza per i luoghi della cultura furono sospese il 24 ottobre, esattamente il giorno prima dell’apertura di RAW. Passammo sul web insieme a voi, ma non fu facile e adesso abbiamo proprio voglia di incontrarvi dal vivo.

La mostra che abbiamo proposto racconta in un certo senso proprio questo: la necessità di ricostruire i rapporti umani a partire dalla loro essenza. E’ nata insieme agli artisti, ripensando lo spazio della galleria come una fucina di idee ispirandoci a quanto accadeva all’inizio del secolo scorso.

Nel 1921 il mondo usciva da una guerra mondiale e l’arte fu un veicolo straordinario di rinascita e di speranza: un’avanguardia provocatoria, divertita anche, anti borghese, che nella musica, nella pittura, nel teatro, nel mescolare tutte le possibili espressioni svegliò le persone dal torpore della perduta Belle Époque e dal trauma del conflitto. 

Dadaismo, Surrealismo, Espressionismo invasero ogni forma artistica: letture poetiche trasformate in risse, balli sfrenati, musica Jazz.

Nel 1921 Duchamp realizzava uno dei suoi provocatori Ready Made: Perché non starnutire Rrose Sélavy, una gabbia piena di blocchetti di marmo che sembrano zollette di zucchero con un termometro a indicare la freddezza dei rapporti. Nello stesso anno proprio Duchamp crea il proprio alter ego femminile il cui nome è l’anagramma di Eros c’est la vie: un inganno che è anche volontà di inclusione del mondo femminile nell’arte, che non fa differenze di razza, sesso, età. Una modernità e libertà di pensiero di cui oggi abbiamo un enorme bisogno. Se volete saperne di più trovate QUI un bellissimo articolo che analizza l’operazione di Duchamp.

Nel 2021 sentiamo profondamente il bisogno di tornare a quel dialogare, a quel voler sperimentare, a quei rapporti umani profondi che tornino all’essenza, l’oùsìa del titolo della mostra.

Per questo vi aspettiamo: musica, candele, qualcosa da bere e da mangiare, ma soprattutto voglia di stare insieme in sincerità. 

(Penelope Filacchione)

Per ragioni di organizzazione è consigliabile la prenotazione: artsharing.roma@gmail.com oppure 338-9409180, ma la porta è aperta per tutti. 

NB Tutte le attività al chiuso in galleria prevedono l’esibizione del Green Pass Covid 19 in corso di validità.