CAMMINANDO NEL TEMPO. LA STORIA DELLA CITTA’ DI ROMA IN QUATTORDICI APPUNTAMENTI

CAMMINANDO NEL TEMPO. LA STORIA DELLA CITTA’ DI ROMA CON PENELOPE
Odi et Amo, scriveva Catullo.
Si riferiva a Lesbia, ma vale anche per Roma: non sappiamo perché, ma questa città difficile ci entra nel sangue e ci fa struggere per essa. Ci incanta e ci attira, anche quando ci fa soffrire.
Roma è ben più di una città, è storia, è un’idea e un’identità. Ma come è arrivata ad essere tutto ciò? Un corso in 14 appuntamenti per conoscere i momenti salienti della sua evoluzione, condizionata da tanti eventi diversi, dai suoi abitanti e dai grandi momenti politici della Storia d’Italia e del mondo.
Raccontato da Penelope Filacchione, storica dell’arte, guida turistica, docente universitaria, ma soprattutto innamorata di Roma.
Quattordici appuntamenti in tripla modalità: a mercoledì alterni ore 17.00-19.00 in presenza in galleria o in diretta sul web. Le registrazioni saranno poi consultabili via web H24 per tutto il tempo che si vorrà.
Durante l’anno visite guidate (facoltative e non comprese) in alcuni luoghi di interesse per il corso.
Quota corso 200 Euro (190 per chi si iscrive a più corsi). Riservato ai soci: se non ricordi come associarti clicca QUI
Lezione singola 16 Euro fruibile anche soltanto via web.
Accesso nello spazio con green pass secondo normativa vigente.
La partecipazione al 70% delle ore dà il diritto all’attestato di frequenza UNIEDA per l’Educazione permanente degli adulti.
Informazioni e prenotazioni artsharing.roma@gmail.com
[Immagine: Roma foto aerea ante 1936]
- 1 – 27 Ottobre 2021 – Le origini. Dinamiche di una nascita
Se la tradizione ci insegna che la fondazione di Roma avvenne il 21 aprile del 753 a.C. sul Palatino, l’archeologia dimostra che i nostri colli erano abitati almeno dal X secolo a.C., quindi ben prima di quella data ipotetica. Che però la città sia nata sui colli è senza dubbio vero, come deve essere leggibile in trasparenza nel mito il ruolo fondamentale che ebbero Palatino, Quirinale e Campidoglio per i primi accordi tra i diversi villaggi. Il Tevere (il Rumon etrusco) costituiva un confine, le prime mura – tradizionalmente attribuite a Servio Tullio, ma probabilmente più recenti – racchiudono tutti i Sette Colli secondo una logica che traspare nel mito e che indica insediamenti con funzioni diverse. Insediamenti importanti però, che individuarono nella zona del Foro in centro comune, nonostante fosse paludosa e sotto il livello del Tevere: i re etruschi faranno uno sforzo immane per bonificare la piazza costruendo nel VI secolo a.C. la Cloaca maxima, una delle opere fognarie più antiche e imponenti del mondo.
Dai re alla Repubblica la città si evolve secondo esigenze sempre più specifiche di difesa, commercio, politica, amministrazione e religione.
- 2 – 10 Novembre 2021 – Da Cesare all’età Giulio Claudia
Per trovare una vera impronta ‘politica’ con un piano regolatore dobbiamo arrivare alla fine della Repubblica: già nei secoli precedenti la costruzione di un tempio o di una basilica aveva un ruolo di affermazione politica di singoli personaggi, ma è con Cesare e soprattutto con Augusto che la città diventa la vera metropoli del mondo. La lunga pace augustea e poi i successori della famiglia Giulio Claudia, con le risorse di quello che ormai è un vero impero, possono garantire la costruzione di acquedotti, teatri stabili, templi, interi quartieri abitativi andando a occupare anche l’area che era del Campo Marzio, ormai insufficiente a un esercito che diventa imperiale.
- 3 – 24 Novembre 2021 – Un nuovo centro politico dai Flavi ad Adriano.
Sempre più simbolica, l’area di quelli che oggi chiamiamo ‘Fori imperiali’ vede susseguirsi piazze monumentali di committenza privata (Foro della Pace, Foro di Nerva, Foro Traiano) e su tutte domina il Colosseo, vero e proprio monumento alla grandezza imperiale finanziato con la vittoria di Giudea. Uno stato che si fa sempre più militare, al punto di fare degli eventi bellici il fulcro di narrazioni imponenti come la colonna Traiana. Sarà Adriano a chiudere questa stagione storica con il Vallo in Britannia, ma anche con la ricostruzione del Pantheon e poi del complesso dei templi di Matidia e Sabina e soprattutto con il grande mausoleo oltre Tevere, desinato a diventare Castel sant’Angelo, la fortezza a guardia del cuore della cristianità.
- 4 – 12 Gennaio 2022 – Mens sana in corpore sano. Le grandi terme da Caracalla a Domiziano.
Ancora nel VI secolo d.C., all’alba del medioevo, chi frequentava Roma restava impressionato dai Fori Imperiali e, soprattutto, dalla grande disponibilità di acqua. Il sistema degli acquedotti alimentava infatti terme monumentali in grado di servire fino a duemila persone al giorno. Le terme non avevano inizialmente uno schema architettonico fisso, ma proprio la necessità di far circolare agevolmente tante persone e nello stesso tempo offrire un servizio che garantiva un grande consenso popolare fecero delle terme il luogo di una sperimentazione architettonica ed ingegneristica dai risultati spettacolari. Non ultimo, la garanzia di salute era assicurata per tutti: se pensiamo a una città che superava probabilmente il milione di abitanti in uno spazio inferiore all’attuale Municipio I, è impressionante che non ci siano state grandi epidemie urbane in grado di decimare la popolazione!
- 5 – 26 Gennaio 2022 – Verso la città cristiana.
Il cristianesimo entra a Roma con discrezione: piccoli sono i numeri dei convertiti prima di Costantino e dell’Editto di Milano (313 d.C.) discreta la presenza ancora nel IV secolo. Le prime grandi basiliche romane si trovano tutte fuori dalle mura, con l’eccezione di Santa Croce – che però era a casa dell’imperatrice Elena, nel Sessorium – e della basilica del Salvatore (la cattedrale, oggi san Giovanni) che era proprio a ridosso di una porta secondaria delle mura Aureliane. Nel giro di un paio di secoli le cose cambiano: la trasformazione del Pantheon in chiesa, avvenuta dal 609, segna il superamento dell’ultimo tabù. Gli edifici di culto pagani, abbandonati e chiusi, possono essere occupati dal culto cristiano in una continuità significativa della avvenuta trasformazione. Intanto Roma aveva un nuovo polo: la basilica di San Pietro, destinata a diventare centro del mondo cristiano.
- 6 – 23 Febbraio 2022 – Trasformazione e rinascita di una città medievale.
Tutte le immagini che rappresentano Roma nel Medioevo sottolineano mura, torri, alcune grandi chiese e monumenti antichi – la Colonna Traiana, il Pantheon, il Colosseo – come punti di riferimento imprescindibili del paesaggio. Con il Tevere che la divide da san Pietro, cittadella esterna alla città, ma nuovo e vero centro d’attrazione che ne cambia addirittura l’orientamento. Le abitazioni sono perlopiù piccole, molte sono le zone rurali dentro le mura, i teatri si trasformano in piazze e palazzi, le terme in conventi. In tre fasi fondamentali intorno all’800, poi nell’XI e nel XII secolo, Roma prova a ripensare sé stessa, salvando antiche viabilità e proponendone di nuove, funzionali alle esigenze politiche della Chiesa, ma anche a quelle sociali e commerciali dei suoi abitanti.
- 7 – 9 Marzo 2022 – 1300-1450: abbandono e rinascita.
Se il Giubileo porta a Roma i più importanti artisti del momento, la ‘cattività avignonese’ dei papi segna l’abbandono: nel 1349 Santa Brigida di Svezia arriva da Roma fino in Francia per implorare un nuovo Giubileo che faccia resuscitare Roma dopo la peste dell’anno precedente. La situazione internazionale è quella che è: tra papi e antipapi, il vero ‘medioevo’ di Roma è proprio in questo secolo in cui la città è in mano ai baroni e ai loro sgherri. Difficile, pericolosa, fatiscente. Ci vuole coraggio per tornare a Roma e quando i papi si decideranno a farlo dovranno trasformare San Pietro in una fortezza.
- 8 – 23 Marzo 2022 – Un secolo cruciale: 1420-1503
Al rientro a Roma da Avignone i papi trovano una città vetusta e per buona parte in abbandono: in mano alle bande di baroni bisogna ripensare la sede papale bonificando il Vaticano e spostando definitivamente a San Pietro la sede pontificia. Ci penseranno soprattutto Niccolò V e Sisto IV. L’occasione d’oro del rilancio è il Giubileo del 1450, quando accadde un tragico incidente con 172 morti affogati in seguito al crollo di una spalletta di Ponte Sant’Angelo. Un giubileo sfortunato per tante ragioni: il successore papa Sisto IV si servì di collaboratori sperimentati. Leon Battista Alberti e Baccio Pontelli sono due degli artefici della Roma degli Umanisti: si comincia a ripensare i palazzi apostolici, si costruisce Ponte Sisto, si danno nuove viabilità, nuove sedi per le istituzioni e si inizia la costruzione della Sistina con la decorazione delle pareti. A Roma arrivano gli umanisti: Poggio Bracciolini e Lorenzo Valla si occupano di quella che sarà la Biblioteca Vaticana, mentre nasce in Campidoglio il primo museo pubblico del mondo. Roma ha perso oltre un secolo, ma si rimette al passo velocemente: il Giubileo del 1500 sarà celebrato da Alessandro VI Borgia, mentre dalle Americhe arriva il primo oro.
- 9 – 6 Aprile 2022 – Grandi cantieri e piani regolatori: da Giulio II ad Sisto V.
Giulio II è il papa che ha il coraggio di demolire San Pietro: stavolta si avvia un cantiere proverbiale, che occupa un secolo e mezzo. Anche la cappella Sistina viene completata, con l’intervento pittorico di Michelangelo, mentre nel mondo si agita la Riforma protestante. Il Sacco di Roma del 1527 cambia tutto: le certezze non sono più tali, anche se il Concilio di Trento (1545-63) sembra ristabilire il ruolo della Chiesa cattolica nel mondo. Nella prima metà del secolo a Roma si costruisce per la gloria dei nobili: la Farnesina di Agostino Chigi alla Lungara, Villa Madama a Monte Mario, palazzo Farnese. Ma poi si profila all’orizzonte il grande Giubileo del 1600 e Sisto V affida a Domenico Fontana un vero e proprio piano regolatore che convogli la viabilità cittadina secondo assi ordinati che portino alle diverse basiliche. Il papa non fa in tempo a vedere il grande evento del secolo, ma ha dato l’avvio a una revisione dell’intera città. A Roma confluiscono capitali mai visti mentre i nuovi grandi ordini religiosi costruiscono chiese e conventi all’altezza di una fama mondiale. Affluiscono artisti da ogni dove e Roma si avvia a diventare nel nuovo secolo ‘Il gran teatro del mondo’, parafrasando un’opera del poeta barocco Calderon della Barca.
- 10 – 20 Aprile 2022 – Scenografie urbane, palazzi, ville e dimore tra Sei e Settecento.
Il Giubileo del Seicento viene celebrato da papa Clemente VIII Aldobrandini, ma i veri protagonisti del nuovo secolo sono urbano VIII Barberini, Innocenzo X Pamphilj, Alessandro VII Chigi. Nonostante la Guerra dei Trent’anni (1618-1648) abbia definitivamente scalfito il potere della Chiesa Cattolica, Roma resta sempre il centro di tutti gli interessi: a Roma arriva in pompa magna la regina Cristina di Svezia e viene alloggiata nel Palazzo Corsini alla Lungara. Erano nati nel frattempo Palazzo Barberini e il papa si era fatto costruire la propria Reggia temporale al Quirinale. Sul finire del secolo viene finalmente completata la gradinata di Piazza di Spagna, mentre in alto dominano Villa Borghese e Villa Medici. Le ville Albani e Ludovisi, un po’ più ai margini, costituiscono una vera straordinaria cintura verde che, oltre Tevere, è richiamata dalla villa Pamphilj e da quella Corsini. Tra piazze, palazzi e ville Roma è finalmente una capitale europea e il suo linguaggio è quello del magniloquente barocco che ancora oggi vediamo in ogni strada.
- 11- 4 maggio 2022 – Roma Francese
Camminando a naso per aria nella parte bassa di via del Corso potremmo quasi illuderci di trovarci a Parigi: balconcini, cornicioni, tetti, portoncini, l’aspetto austero dell’antica strada romana diventa gaio e colorato. Non è un caso: qui vissero quasi tutti i francesi arrivati a Roma alla fine del Settecento. La stessa piazza del Popolo nasce durante l’occupazione francese, anche se non viene completata: tra leggerezza rococò e linearità neoclassica si cerca di dare a Roma una impronta di modernità, fatta anche di passeggiate e musei. Se pure la stagione è stata breve, ai romani è rimasto il desiderio di una città più vivibile, dove i teatri, i caffè e i viali alberati possano essere il teatro di una vita sociale ariosa e più propriamente borghese.
- 12 – 18 Maggio 2022 – Roma Capitale: 1870-1913
La città che divenne capitale d’Italia non era pronta al suo ruolo: mancavano i palazzi per i ministeri, mancavano le abitazioni per chi ci avrebbe lavorato, mancavano completamente le infrastrutture, mancavano gli operai per realizzarle, mancavano le strutture industriali e produttive. Una città che contava a malapena duecentomila abitanti stretti attorno alle chiese e ai vecchi palazzi nobili che arriva in breve tempo a raddoppiare sé stessa. Roma ha i suoi sindaci e nel tempo si susseguono diversi piani regolatori e numerose varianti e deroghe, ma Roma è una città speciale, dove i sindaci sono in realtà lo specchio della politica. Ancora oggi è così: tra interessi privati e cosa pubblica, tra investimenti spericolati e immigrazione incontrollata, all’alba della Prima Guerra Mondiale Roma ancora cerca sé stessa e la sua modernità tra nuovi quartieri e vecchie dinamiche.
- 13 – 8 Giugno 2022 – La terza Roma.
La capitale dell’impero fascista soffre ancora dei problemi cronici che la affliggevano in passato: se da un lato i luoghi di rappresentanza sono insufficienti, dall’altro ancora una grande quantità dei suoi abitanti vive in condizioni di spaventoso disagio, ai margini della città vera e propria. La capitale fascista deve raccontare al mondo il terzo impero, ma deve anche collocare ordinatamente tutta quella massa operaia e proletaria: da un lato partono gli sventramenti e nascono l’Eur e lo Stadio dei Marmi, dall’altro con il piano regolatore del 1931 si stabilisce il perimetro di una città che deve arrivare a contenere due milioni di abitanti, distribuiti tra quartieri signorili e borgate ‘rurali’ ormai urbanizzate e più o meno organizzate. Un piano che rimane incompiuto, ancora una volta derogato, almeno fino al 1942, quando tutto si interrompe per le questioni belliche. Ma che lascia una impronta di espansione estensiva che sarà raccolta dopo la guerra.
- 14 – 22 Giugno 2022 – Roma 1948
All’indomani della nascita ufficiale della Repubblica Italiana, Roma è una città ferita. Non solo per i cinquantuno bombardamenti alleati che si sono succeduti dal 19 luglio del 1943 (San Lorenzo) al 3 maggio del 1944 (Magliana). Roma è ferita nell’anima perché non ha più una sua identità. L’unico piano regolatore ancora valido è quello del 1931 e, con alterne vicende politiche, non si arriverà a vararne un altro fino al 1962-65. Ma intanto ci sono gli sfollati da alloggiare, poi il boom economico, poi le Olimpiadi del 1960. Ancora una volta su Roma pesa la politica nazionale, che imprime spinte contrastanti secondo i momenti e non riesce a colmare quella crescita caotica e spontanea che si porta dietro da quasi un secolo. Così nasce la nostra Roma di oggi, frutto di conflitti irrisolti tra gli interessi degli speculatori e i desiderata di chi propugna una riforma culturale e urbanistica della città.