Una città in trasformazione. Il Museo della Crypta Balbi in via delle Botteghe Oscure

da | Mar 16, 2022 | 0 commenti

Sabato 19 marzo 2022 alle 10.30, con Penelope.

Quando pensiamo alla città romana la immaginiamo come immobile, perfettamente formata, con i suoi templi, i suoi portici, le sue strade e piazze che, durante il medioevo, sono scomparse per lasciare posto ad altro. La crypta di Balbo era un portico del suo splendido teatro, per l’esattezza un portico oscuro e fresco per l’estate – da cui la definizione di crypta – inaugurato insieme a tutta la struttura  che porta il nome del committente nel 13 a.C. da questo momento in poi l’area subì numerose vicissitudini: incendi, ricostruzioni e, appunto, trasformazioni. Ai margini di quello spazio che è oggi largo Argentina, confinava con un altro portico usato per le distribuzioni annonarie – gli aiuti cioè per la popolazione indigente – , con templi e così via. Tutta la zona ha sempre continuato a vivere, a volte con il passo lento dello spopolamento della città del VI secolo, a volte con la vivacità della città medievale e rinascimentale: il teatro e il portico divennero luogo produttivo, con fornaci per la produzione del vetro, fortezza, convento, chiesa. Chissà, ad esempio, se le due ampolline di vetro delicatissimo e iridescente che sono nell’immagine sono state prodotte qui? 

Il tutto non tanto sopra la struttura, ma per alcuni versi letteralmente dentro di essa: è incredibile, ma il museo che oggi si visita occupa ancora murature che vanno appunto dall’età romana al rinascimento, come in una macchina del tempo in verticale, dalla parte sotto al livello stradale all’ultimo piano dell’edificio.  Gli oggetti esposti raccontano ancora una volta questa storia: come i commerci di Roma siano continuati attraverso i secoli, quanto gli artigiani abbiano continuato a produrre oggetti di lusso per chi poteva permetterseli – dai nobili bizantini alla Chiesa – ma anche la vita quotidiana delle monache del convento medievale e rinascimentale, la loro alimentazione, i piccoli piaceri che potevano concedersi.

L’intero complesso, in parte fatiscente e in stato di abbandono, fu acquistato dallo Stato nel 1981: qui diversi progetti di scavo, finanziati dalla Soprintendenza e che hanno incluso molte generazioni di studenti universitari, hanno riportato alla luce l’intera storia degli edifici e, in parte, stanno ancora continuando a farlo. L’allestimento è stato premiato nel Duemila per essere uno dei migliori del mondo (premio meritatissimo): se siete curiosi di saperne di più questo è il sito web. Oggi la Crypta Balbi fa parte del circuito del Museo Nazionale Romano che ci permette di seguire l’intera storia di Roma da varie prospettive: Palazzo Massimo per l’arte e il lusso, il Museo delle Terme per la vita quotidiana e le istituzioni, Palazzo Altemps per la storia del collezionismo di antichità durante il Rinascimento e il Seicento, e poi questo.

Un museo per raccontare il passaggio da Roma imperiale al Medioevo: un allestimento bellissimo, oggetti della vita quotidiana, arredi di chiese, resti architettonici per vedere come cambia Roma senza mai scomparire del tutto.

 

INFO PRATICHE

Prenotazione obbligatoria via e-mail artsharing.roma@gmail.com oppure WhatsApp 338-9409180.

Quota partecipazione escluso biglietto d’ingresso: 10 euro per i soci e 12 per gli ospiti occasionali incluse le radioguide a noleggio. Per i bambini fino a 14 anni le visite guidate sono gratuite tranne il costo della radio (2 euro) mentre per i ragazzi da 14 a 18 anni la quota di partecipazione è 7 euro incluse le radio (5 + 2).

Biglietto d’ingresso intero € 8,00, ridotto € 2,00 ragazzi dai 18 ai 25 anni, gratuito under 18. Con Penelope

 NB Green Pass e mascherine come da normativa vigente.

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