Visita guidata mostra Plautilla Bricci l’Architettrice

Visita guidata alla mostra Plautilla Bricci La rivoluzione silenziosa il 15 gennaio 2022.(Con Penelope Filacchione)
Né moglie, né monaca, né zitella in casa di parenti, ma donna libera e signora romana: così la descrive il bel catalogo.
L’artista, passata agli onori per il bel romanzo di Melania Mazzucco nato dopo un decennio di ricerche storiche, è stata infatti la prima donna architetto della nostra storia.
Ma non solo questo.
Figlia d’arte, ebbe la fortuna di incontrare sulla sua strada l’artista abate Elpidio Benedetti, diventato consigliere a Roma di Mazzarino che riuscì a inserirla in un circuito di committenze importanti. Un patto che fu anche un sodalizio artistico e un’amicizia per la vita che, nonostante quanto scritto nel romanzo, non pare abbia avuto in realtà risvolti amorosi.
Più fortunata di Artemisia Gentileschi (di 19 anni più grande di lei, che nacque il 13 agosto 1616), la sua prima opera nota fu donata alla chiesa di Santa Maria in Montesanto ed ebbe la fama di immagine miracolosa: l’aura di santità avvolse anche la fanciulla pittrice, che si guadagnò così il rispetto del pubblico e dei colleghi e che fece ben attenzione a conservare, sapendo quanto fosse difficile il mestiere dell’arte per una donna nella corte pontificia.
Così da un lato Elpidio le procurava commissioni pittoriche, dall’altro sembra che lei disegnasse per lui progetti architettonici per la Francia in un accordo conveniente comunque a tutti e due visti i tempi.
Perché proprio lei? Probabilmente per vera amicizia e stima, quasi certamente per l’influenza francese dove Anna d’Austria, regina consorte di Luigi XIII, sosteneva il movimento delle Femmes fortes, antesignane del femminismo che reclamavano un diritto all’istruzione e anche alla forza giuridica e contrattuale.
Non si riesce altrimenti a spiegare come mai proprio a una donna sia stata commissionata la cappella politicamente più importante a San Luigi dei Francesi, chiesa della nazione francese a Roma dal finire del Cinquecento: nonostante tutti noi ammiriamo la Cappella Contarelli con i dipinti di Caravaggio, è quella a fianco, con la macchina barocca progettata dalla nostra Plautilla, ad essere dedicata a Luigi IX di Francia, martire delle crociate.
Fu lei a progettare infine quella Villa Benedetta al Gianicolo proprio per Elpidio, poi detta Il vascello per la sua strana base barocca con le finestre rotonde che sembrano oblò: era la villa di Elpidio, che passò poi in proprietà francese. Qui nel 1849 Giacomo Medici organizzò la sua strenua difesa della Repubblica Romana dai francesi che attaccavano da Villa Pamphili: fu distrutta come la vicina villa Corsini, i ruderi furono acquistati prima dai Pamphilj stessi, poi nel 1877 – quando Roma era ormai la capitale del Regno d’Italia – Giacomo Medici divenne Marchese del Vascello, acquistò e restaurò tutto ciò che ancora era recuperabile e ne fece la Villa Medici del Vascello che possiamo oggi vedere sul Gianicolo.
E questo ci riporta alla mostra, che si tiene molto giustamente a Palazzo Corsini: la tenuta del palazzo, comprendente anche l’Orto Botanico, confinava infatti con Villa Benedetta e anche con Villa Pamphilj, tanto che l’attuale Arco dei Quattro Venti non fa che ricalcare nella pianta e nel nome quel Casino dei Quattro Venti che dominava la proprietà Corsini, anch’esso distrutto dai cannoni francesi nel 1849.
Le quattro sezioni della mostra ci propongono carte, disegni, dipinti d’epoca che raccontano tutti i protagonisti, gli stessi progetti di Plautilla ed alcune sue opere, nonché un ritratto (che vedete anche in questa pagina) che è probabilmente l’unico pervenutoci di questa signora dell’arte.
Plautilla, ormai anziana, soddisfatta per i successi e autonoma da ogni punto di vista, si ritirò nel convento di Santa Margherita in Trastevere, nella defilata piazza Sant’Apollonia ancora oggi esistente poco distante dalla trafficata piazza Santa Maria. Vi morì a 75 anni: il libro dei morti del convento la registra come ‘Plautilla signora romana‘.
Altre notizie interessanti su di lei e la sua vita le trovate nella voce dell’Enciclopedia delle donne
INFO PRATICHE
Solo 14 posti disponibili su prenotazione obbligatoria all’indirizzo artsharing.roma@gmail.com oppure via WhatsApp al 338-9409180 indicando i nomi di tutti i partecipanti.
Biglietto + diritti di prenotazione totale 13 euro a persona da versare in anticipo via bonifico
Versando 16 euro anziché 13 è possibile accedere con un unico biglietto anche alla mostra Artemisia/caravaggio: la sfida di Giuditta prevista il 29 gennaio ore 10.00 a Palazzo Barberini. Maggiori info sull’altra mostra le trovate QUI
LA PRENOTAZIONE SI CONSIDERA CONFERMATA AL VERSAMENTO DEL BONIFICO ALLE COORDINATE CHE VI VERRANNO FORNITE AL MOMENTO DELLA PRENOTAZIONE.
La quota per la visita guidata è di 10 Euro per i soci e 12 Euro per gli ospiti incluso il noleggio della radioguida.
Ulteriori info per partecipare alle nostre attività si trovano QUI
NB: l’accesso a tutti i luoghi della cultura in Italia è consentito solo nel rispetto delle norme vigenti per il contenimento del Covid19 (attualmente possesso del Super green pass). Il controllo verrà effettuato dal personale del museo: nel caso in cui il visitatore non rispondesse ai requisiti perderà la quota del biglietto e della visita guidata.